venerdì 11 gennaio 2008

Una stagione INattesa

Il mio primo libro.

Dalla Introduzione della dottoressa Daniela Marro:

"[...] Ma anche per altri motivi dovremmo essere grati a Una stagione INattesa. In un lavoro che trova il suo pregio nella sottrazione, nella sorvegliata eliminazione del superfluo, è da sottolineare come ci siano risparmiati i ricordi, e soprattutto l’affresco generazionale, vera e propria ossessione dei nostri tempi, ricetta infallibile per successi editoriali studiati a tavolino, il più delle volte solo tentativo maldestro di rievocare un’epoca, data la superficialità (e la comoda autocensura) con cui molti si abbandonano alla memoria del nostro passato prossimo. Sullo sfondo dell’opera, certo, ci sono gli Anni Ottanta, c’è la provincia, riconoscibilissima nei suoi tratti più consueti, c’è un’adolescenza ancora non sedotta dalla globalizzazione e non abbandonata alla tecnologia, ma niente di più: le risposte che lo scrittore cerca riguardano tutti, in ogni tempo, in ogni luogo. Ed è da sottolineare, per concludere, come ci siano risparmiate anche quelle assurde, catodiche risate forzate che oggi rivelano l’effetto anestetizzante di una comicità che sempre più spesso si coniuga con i tratti più sgangherati di certa satira. Questo libro evita intelligentemente la facile parodia, evita il sarcasmo, evita la tentazione della lettura collettiva scoraggiando ogni possibile identificazione del “gruppo”, evita la banalità, evita l’ingresso a buon mercato nella giostra mediatica. [...]"

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